La musicalità del controtransfert. Seminari di supervisione clinico/teorici

Con i seminari clinico/teorici proposti, si andranno a sviluppare gli elementi che riguardano la dialettica delle dinamiche di transfert e controtransfert, con particolare attenzione a ciò che attiene agli aspetti controtransferali.

Il controtransfert dell’analista contempla un attitudine preconscia, con basi inconsce, animata da un desiderio iniziale di “capire” che precede il transfert (M. Neyraut). Potremmo definire questo controtransfert di “accoglienza” (L. de Urtubey).

Il controtransfert evolve a seconda dei momenti attraversati dalla coppia terapeutica e, in teoria, l’analista dovrebbe disporre di diverse maniere per identificarsi al paziente: identificazioni primarie all’essere umano; edipiche secondarie che contribuiscono alle fasi di controtransfert materno o paterno; concordanti (con l’Io o il Super-Io del paziente); complementari (con gli oggetti interni del paziente) ecc.

Bisogna aggiungere a tutto ciò i tratti di carattere dell’analista, i suoi conflitti, risolti o meno, o solo ad un grado insufficiente. Il risultato è una dimensione molto complessa ma anche molto ricca di possibilità di comprensione.

Inoltre non si tratta solo dell’analista e del paziente, persone distinte, ma anche della situazione tessuta tra i due membri della coppia analitica, come lo sottolinenano i Baranger, S. Viderman, e T. Ogden.

Programma delle giornate di studio

Programma dott. Bolognini e dott. Botella 21-22Marzo 2009