Senso di colpa e responsabilità in psicoanalisi. Seminari di supervisione clinico/teorici

Il ciclo di seminari clinico/teorici avrà come obiettivo quello di approfondire e sviluppare, attraverso la discussione di materiale clinico, i temi della colpa e della responsabilità.

Si cercherà di vedere come il sentimento di colpa si articoli e si colleghi a quelli di preoccupazione di responsabilità.

Innanzi tutto va ricordato come il sentimento di colpa inconscio non si presenti come colpa, la persona si sente piuttosto malata. Al contrario se il sentimento di colpa è cosciente, viene essenzialmente provato come angoscia di colpa.

In questo caso l’angoscia è in primo piano e tradisce l’esistenza di un conflitto. Per fare un confronto con la colpa giuridica in cui c’è un verdetto e la sentenza significa la fine di un processo, l’angoscia di colpa è piuttosto un litigio inconscio continuo in cui si legge un godimento ignorato e al contempo la punizione per questo godimento. La tensione dovuta all’angoscia morale è molto importante nelle ruminazioni ossessive, mentre nella melanconia potrebbe sembrare risolta con l’ammissione degli errori. Sappiamo però che l’autoaccusa del malinconico non è altro che la manifestazione di un’accusa segreta nei confronti dell’oggetto che delude.

Qui il godimento prosegue alla luce del giorno restando comunque inconscio. Tuttavia la melanconia riesce a mostrare ancora di più la tensione che si stabilisce all’interno della psiche, tale da operare una sorta di scissione tra Io e Super-Io, mentre in situazioni meno conflittuali queste due istanze possono vedere attenuarsi quasi cancellarsi le loro frontiere. La scissione melanconica tra Io e Super-Io mostra quest’ultimo in tutta la sua “estraneità”, nella sua funzione di persecutore sadico.

In diversi casi nel processo analitico l’analista si trova confrontato con pazienti che mostrano una tensione altissima tra istanze o ancora una presenza di un Super-Io persecutorio che li schiaccia e li sfinisce.

Alcuni pazienti sono vittime di fulminei “attacchi colpevolizzanti”…Questi attacchi possono essere tanto repentini quanto apparentemente ingiustificati dalle circostanze…L’analisi attenta di questi casi (dove si assiste ad una sproporzione tra causa ed effetto) sembra evidenziare una costante: un terreno psichico che potremmo definire predisposto alla persecuzione. Solitamente un terreno preparato da tanti traumi, protratti nel tempo. (R. Speziale-Bagliacca).

Si tratterà nel corso del lavoro clinico di mettere in luce i possibili motivi e cause alla base del sentimento di colpa, la sua fenomenologia e la tecnica che può essere più atta a lavorare con i pazienti che presentano in maniera importante angosce persecutorie.

Programma del ciclo di seminari

Programma dott Elia 2011